mercoledì 22 giugno 2022

Sconti meno scontati di quanto sembra.

Riprendo il discorso sugli sconti, invertendo il ragionamento per calcolare quanto è lo sconto in certe offerte che sembrano ben più vantaggiose di quello che sono nella realtà. Perciò facciamo alcuni esempi. 


Sconti fino al 70%.

Cosa leggete? "Sconti 70%"? NO! Io l'ho scritto in piccolo ma vi assicuro che c'è (se copiate e incollate il testo allora vedrete tutto). Fra "sconti" e "70%" c'è scritto "fino al". E spesso nei negozi è proprio così, con un microscopico "fino al", scritto magari anche di traverso, vicino ad una percentuale scritta in caratteri cubitali.

Inutile dire che l'oggetto che volete voi, poi, è scontato di meno, a volte anche poco.

Vabbè, questo era poco più di uno scherzo, veniamo a qualcosa di più matematico.


Compra due prodotti, sul secondo* hai il 50% di sconto.

Qui, stavolta, magari in piccolissimo c'è un asterisco. Questo sta ad indicare che per secondo si intende quello con il prezzo più basso (e fin qui niente di strano), e poi, se viene scritto così è perché quella percentuale così alta induce comunque a pensare ad uno sconto complessivo del 50%, o magari poco menoi, che, è facile capirlo, non è proprio quello che troveremo sullo scontrino.

In realtà lo sconto massimo è del 25%, e questo massimo si ha quando i due prodotti costano lo stesso prezzo, o magari sono proprio uguali. Se prendo due cose che costano 50 € l'uno, li pagherò rispettivamente 50 e 25 €, e, quindi, insieme, 75 € anziché 100. 25% in meno, dicevo.

Se i prezzi sono diversi, purtroppo, la percentuale di sconto tende ad abbassarsi sempre di più: se i prezzi sono di 100 e 10 €, avro uno sconto di 5, che è pari soltanto a poco più del 4,76%.

Lo scopo dell'offerta è, quindi, di farti prendere un secondo prodotto, abbastanza caro da avere un risparmio consistente, che magari non vi serve del tutto, e che vi fa scordare che il primo, quello da cui siete partiti, alla fine, non vi fa risparmiare neanche un centesimo!


Approfitta del 3 X 2, oppure dell'offerta 1 +1.

Bene, comprando una o due cose in offerta, me ne porto a casa una gratis.

Più che pensare che al prodotto in omaggio bisogna considerare che praticamente si ha uno sconto, vero e facile da calcolare, rispettivamente del 33,33% e del 50%, vantaggioso soprattutto se i prodotti che portate a casa in più servono realmente. Anche qui, però, lo sconto non può dirsi puro perché obbliga ad acquistare più prodotti.


Non si paga l'IVA!

Ovviamnte è un modo di dire, nel senso che si paga come se non ci fosse l'IVA, ma l'importo è ridotto in proporzione (e l'IVA è regolarmente pagata) ed il prezzo finale è come sarebbe se l'IVA non si pagasse.

Dando per scontato che l'IVA sia del 22%, lo sconto però non è di un illusorio 22%, ma di un reale 18,04% circa, perché l'IVA non è il 22% del costo del prodotto, ma dell'importo al netto dell'IVA, che è più basso del lordo.

Non mi impegno, qui, a mettere formule giustificative di quanto affermato. E se non vi fidate, andate a leggere le clausole che ci saranno comunque in piccolo, dove si ammetterà che lo sconto reale è della percentuale che ho scritto.


In regalo un buono di 10 € sulla tua prossima spesa!

Spesso è spiegato così, facendo un esempio: se spendi almeno 50 € ti regaliamo un buono di 10 € sulla tua prossima spesa, magari da fare il mese successivo! E magari anche quella di almeno 50 €!

La percentuale dello sconto va calcolata dunque sulla somma degli importi delle due spese, che è, nell'esempio, almeno 100 €. Quindi, la percentuale di sconto massima, sempre nell'esempio, è al massimo del 10%. Meglio quindi, se possibile, fare la spesa a blocchi che superino di poco l'importo richiesto per avere il buono, e collezionarne quindi un certo numero, sempre che si possa tornare e spendere nuovamente per riscattare il credito.


Le raccolte punti.

Ah, su queste ho delle opinioni che voglio motivare con calma e quindi preferisco parlarne in un altro, apposito post. 


Meglio una lavatrice scontata di 5 € o una confezione di caffè (da dieci euro) a metà prezzo?

Beh, in questo caso la lavatrice potrebbe costare 500 €, e quindi ho un risparmio dell'1%; il pacco di caffè mi fa risparmiare sempre 5, ma con uno sconto del 50%.

La mia opinione in questo caso potrebbe sembrare in contrasto con le considerazioni fatte finora: le due offerte non sono in contrasto tra loro, né sono una alternativa all'altra. In mancanza di occasioni od offerte migliori, l'acquisto della lavatrice mi fa rimanere in tasca la stessa somma che risparmio col caffè, quindi (incredibile a dirsi?) vanno bene entrambe nello stesso modo.

Ho estremizzato l'esempio che comunque, sempre secondo me, un risparmio piccolo (e quasi ridicolo in termini di percentuale sul prezzo) è comunque sempre meglio che nessun risparmio. E che il risparmio in valore è più importante di un risparmio in percentuale, ovviamente quando non sono previste opzioni migliori.


E cos'altro conta di più, alla fine?

La cosa migliore, quindi, è portarsi a casa un bello sconto su quello che ci serve, spendendo di meno e senza gli obblighi di quantità o di tornare e comprare di nuovo. Chissà perché, ma mi sembra che uno sconto per esempio del 40% abbia meno attrattiva di un 3 X 2 (una fascinazione doppiamente irrazionale, per quanto abbiamo detto).

Se alla fine di ciò, restate dell'idea che un'offerta vale l'altra, che di fronte ad una promozione non valga la pena di cercarne una migliore, che gli sconti nascondano sempre e comunque una fregatura, perché evocano la prospettiva di dovere orientarsi fra numeri e percentuali... beh, allora scusatemi ma proprio non vi capisco.




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